Zittire, coprire, dimenticare. Nel Quattrocento Masaccio dipinge la cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre, noncurante della loro nudità; nel 1865 una prostituta si mostrò al prestigioso pubblico del Salon parigino con sguardo fiero e sicuro, accogliendo consapevolmente un omaggio di qualche affamato avventore. Ma a Adamo spettò di essere coperto duecento anni dopo con un po’ di fogliame, mentre ad Olympia non restò da fare altro che vergognarsi e chiudere le tende.
Il perbenismo ha sempre messo in ginocchio la nudità umana, facendovi calare sopra il silenzio e il buio del peggior dimenticatoio. Un oblio che oggi esplode di coraggio e ironia nella mostra collettiva AllTogether, curata dalla Tom of Finland Foundation e da The Community, sponsorizzata da Diesel, e che si sviluppa in due sedi distinte: nello Studio Cannaregio a Venezia, e a Parigi presso The Community Centre. Nell’esposizione sono presenti oltre 160 lavori della collezione permanente della Fondazione Tom of Finland esposti per la prima volta al pubblico fuori da Los Angeles.
Una celebrazione dell’omoerotismo, in cui dipinti, disegni e sculture sembrano godere in compagnia dei loro stessi protagonisti. Il piacere che prende forma attraverso sguardi in estasi, sorrisi compiaciuti, occhi irriverenti rivolti allo spettatore; il tutto carico di un potere capace di stregare anche l’uomo più pudico e timido che vi si imbatte.
Camminando per le sale dello Studio Cannaregio a Venezia, si rimane affascinati dagli inconfondibili uomini di Tom of Finland con i loro muscoli e membri virili sovradimensionati, ma anche dai lavori di numerosi artisti erotici e queer che qui, dopo essere stati banditi da varie collezioni e istituzioni artistiche, smettono per un attimo di pagare l’ingiusto alto prezzo di una frustrazione esistenziale. Uno stretto nodo di corda che per lungo tempo li ha soffocati, costringendoli a scontrarsi contro pensieri e idee, parole e gesti, che in questa mostra viene finalmente sciolto senza timore e infine, con una fragorosa risata, abbandonato a terra. Così in AllTogether viene mostrata parte di una delle più vaste collezioni d’arte LGBTQ+, con opere di Bob Mizer, Michael Kirwan, Bruce Rapp, Annie Sprinkle, TANK e Marcello Lupetti, tra le altre.
L’artista Tom of Finland, il cui vero nome era Touko Laaksonen, arrivò a Los Angeles per la prima volta nel febbraio 1978, dove incontrò Durk Denher, la cui conoscenza segnò profondamente la sua vita. Il loro sodalizio portò Durk, una volta morto Tom, a creare una fondazione che negli anni Ottanta fu vicina a tutti quegli artisti erotici e queer alienati dalla società ed etichettati come pericolosi e instabili. Con l’epidemia di AIDS il supporto divenne ancora più forte e indispensabile affinché nessuno venisse dimenticato. Proprio grazie alla Tom of Finland Foundation si è potuta conservare fino ad oggi la memoria di numerosi artisti che hanno temuto di scomparire senza lasciare traccia della propria gioia di vivere, del coraggio della propria solitudine e della loro libertà sessuale.
Rocco Belosi – Contributor, Venice
AllTogether – Venice
23.04.2022 – 26.06.2022
www.tomoffinland.org/events/alltogether-venice/