Palazzo Grassi presenta la grande mostra personale dell’artista sudafricana Marlene Dumas, intitolata open-end, a cura di Caroline Bourgeois con la collaborazione della stessa Marlene Dumas. Nelle sale del prestigioso palazzo veneziano sono presenti oltre cento opere, dal 1984 ad oggi, provenienti dalla collezione Pinault, da musei internazionali e da collezioni private. Inoltre, un piccolo nucleo di dipinti è stato realizzato in occasione dell’esposizione veneziana.
Dumas, nelle sue immagini, trae ispirazione da vicende autobiografiche, polaroid scattate durante i suoi viaggi, riviste e giornali, mescolando i propri colori con la vulnerabilità dell’uomo che, nelle sue tele, ritroviamo solo, nudo di schiena, braccia e gambe aperte a formare una croce. Morte e amore, innocenza e colpa, passività e ribellione, sono solo alcuni dei binomi che Marlene Dumas fa esplodere in orge di colore e pennellate.
Dipingere come atto fisico, un’arte erotica, sensuale, tenera e piena di oscurità meravigliosa, ma non malata (MD 1994).
Marlene Dumas nasce nel 1953 a Kuilsrivier, un sobborgo di Cape Town (Sud Africa), dove studia belle arti durante il periodo dell’apartheid. Nel 1976 arriva in Europa per proseguire gli studi e si stabilisce ad Amsterdam, dove ancora oggi vive e lavora. Nei suoi primi anni di attività artistica realizza principalmente collage e testi. Negli ultimi anni è conosciuta soprattutto per gli oli su tela e inchiostri su carta. Per realizzare quest’ultimi si inginocchia a terra, applica con cura la china su grandi fogli di carta e ci aggiunge linee e tinte, lasciando al colore sempre la sua autonomia. Non crea disegni preparatori ma lascia che la materia determini forma e immagini delle sue opere, gioendo delle reazioni che scaturiscono autonomamente con l’interazione dei suoi gesti.
Sul Canal Grande vanno in scena fino all’inizio del 2023 i capolavori realizzati da una donna che ha visto negli occhi le atrocità della guerra, sentendo sulla sua pelle giovane il rumore e l’odore della morte e del pericolo. Marlene Dumas non si sottrae dalle infide e basse regole che la vita spesso mette in atto, ma, al contrario, continua imperterrita a dare voce a tutti i dolori dell’uomo, alle sue pulsioni viscerali, al potere dei corpi mai censurati – vivi o morti che siano.
MARLENE DUMAS. OPEN-END
PALAZZO GRASSI
27.03.2022 – 08.01.2023
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