Si è aperta il 21 marzo 2018 la mostra “Bellini / Mantegna” alla Fondazione Querini Stampalia a Venezia. Mette a confronto, per la prima volta dalla loro creazione, le due versioni della “Presentazine al Tempio“: la prima, dipinta da Andrea Mantegna nel 1455, e la seconda, dipinta da Giovanni Bellini circa quindici – vent’anni dopo.
Il progetto è stato realizzato all’interno della più ampia collaborazione tra la Fondazione Querini Stampalia (che custodisce l’opera di Bellini), la Gemäldegalerie di Berlino (che custodisce l’opera di Mantegna), e la National Gallery di Londra.
Proprio alla National Gallery aprirà il 1 ottobre 2018 una grande mostra dedicata ai due pittori rinascimentali italiani, che si sposterà poi alla Gemäldegalerie di Berlino il 1 marzo 2019.
Mario Botta explaining the project of the installation at Querini Stampalia Foundation, Venice. Image courtesy of the PhotoPhore
Nella sede veneziana, la grande arte si sposa con la grande architettura: a progettare l’allestimento che contiene i due dipinti, è stato chiamato uno degli architetti contemporanei più importanti al mondo, lo svizzero Mario Botta.
Mario Botta, che ha studiato architettura a Venezia sul finire degli anni ’60, ha sempre mantenuto uno stretto legame con la città lagunare, ed ha realizzato l’ultimo restauro della Fondazione Querini Stampalia, affiancando il suo lavoro al precedente progetto di Carlo Scarpa.
Il progetto dell’apparato espositivo per la mostra è composto da un finto muro massivo, (tratto caratteristico dell’opera di Botta), che si spacca al centro, ripiegandosi parzialmente su se stesso. I dipinti si trovano come incastonati in questo muro, e sono separati, fisicamente e concettualmente, dalla cesura centrale, che pure lascia che le opere si traguardino.
La particolarità dell’allestimento scuro, buio, illuminato solo da faretti che concentrano la luce sui dipinti, è proprio questa spaccatura, asse verticale centrale della composizione.
Questa cesura è l’unica parte dell’installazione rivestita di un colore chiaro: un forte Klein Blue, reso sulla superficie con effetto di stucco veneziano.
Installation view. Image courtesy of the PhotoPhore
Come ha detto lo stesso architetto, intervenuto durante la presentazione della mostra, il colore blu è uno dei pochi colori non presenti nella tavolozza dei due dipinti, e la scelta è stata volta a rendere facilmente distinguibili le opere, in modo da agevolarne il confronto per l’osservatore.
L’installazione di Botta, che contiene le opere rinascimentali, è essa stessa una pregevole opera d’architettura, quindi d’arte, ed arricchisce il valore assoluto della mostra.
L’architetto Botta, inoltre, si è detto particolarmente stimolato nel lavorare in questo contesto di confronto e relazione con l’arte rinascimentale. Nel suo intervento, ha posto l’accento sulla cultura delle botteghe artistiche-artigiane del Rinascimento, e su come il loro lavoro sia stato sempre incentrato sulla qualità e sull’economia di mezzi finalizzati ad ottenere risultati straordinari.
Questo insegnamento è certamente una lezione che Botta ha fatto propria in tutta la sua carriera e che ha riproposto, una volta in più, nel prezioso progetto di allestimento della mostra, con elegante rispetto dei lavori protagonisti di Bellini e Mantegna.
Mario Botta brings together Bellini and Mantegna in Venice
Mario Botta at Fondazione Querini Stampalia Venezia for the opening of "BELLINI / MANTEGNA", from March 21 to July 01, 2018.We were there and talked with the architect that managed the installation of the #exhibition!.Discover: www.thephotophore.com/botta-bellini-mantegna-venice.#Venice #Bellini #Mantegna #FondazioneQueriniStampalia #Architecture #Art
Pubblicato da The PhotoPhore su Martedì 27 marzo 2018
BELLINI / MANTEGNA
Foundazione Querini Stampalia | Venezia
21 marzo – 01 luglio 2018
Mostra curata da Brigit Blass-Simmen, Neville Rowley, Giovanni Carlo Federico Villa.
Testo di Domenico Fallacara | the PhotoPhore
Discover: www.querinistampalia.org