Nel suo ultimo ciclo di lavori, esposto in occasione della sua prima mostra personale in Svizzera, alla Kunsthalle di Basila, dal titolo “You, Who Are Still Alive”, l’artista Michael Armitage si è approcciato al paesaggio della sua terra d’origine, il Kenya, restituendone una visione astratta, profondamente interiorizzata e carica di simboli, miti, ricordi e di alcuni elementi estranei, a volte distanti, dalla stessa cultura dell’Africa orientale.
L’esposizione presenta una straordinaria serie di nuove opere, in una delle più importanti retrospettive dedicate all’artista, ad oggi. In mostra, numerosi dipinti di grande formato – tra questi, il dipinto più grande mai realizzato da Armitage – e una selezione di delicati disegni ad inchiostro che rivelano il suo squisito talento grafico.
Nato nel 1984 in Kenya, da madre kikuyu e padre inglese, Armitage ha trascorso la sua infanzia a Nairobi fino ai sedici anni, per trasferirsi poi nel Regno Unito dove ha studiato pittura presso la Slade School of Fine Art e subito dopo alla Royal Academy. Una miscela di culture lontane tra loro, un senso di appartenenza che resta aggrappato al Kenya ma con un forte debito e riconoscimento per il successo che ha ottenuto in Europa, così Michael Armitage in questi anni ha iniziato ad affermare il proprio linguaggio stilistico, impregnato di colore e forme, di paesaggi e uomini, oltrepassando il labile confine tra passato e presente, nostalgia per ciò che ha lasciato e stupore per quello che ha trovato.
Da piccolo apprendista, dilettante disegnatore, inconsapevole che il fare arte potesse diventare un mestiere, oggi Armitage si presenta al pubblico della Kunsthalle di Basilea con una serie di opere realizzate durante i tre anni di lock-down trascorsi tra Londra e Nairobi. In un’intervista al Giornale dell’Arte del 27 giugno 2022, l’artista ha raccontato: “Personalmente ho assunto un’atteggiamento sperimentale di osservazione e reazione diretta al paesaggio, ragionando sull’inserimento di narrazioni storiche e mitologiche”.
In questi ultimi dipinti ha lavorato con colori ad olio su una fibra di corteccia di Lubugo, usato spesso come souvenir tribale in Kenya, ma anche come tessuto cerimoniale ugandese per il popolo Baganda. Dopo questi tre anni trascorsi a dipingere en plein air, oggi i lavori di Michael Armitage trovano uno spazio, una superficie e una prospettiva da cui essere visti, evocando quel Paese che ha condizionato profondamente la sua esistenza, caricandola di luci, luoghi, persone e stimoli che proprio nella sua mano trovano una forte via di espressione.
Rocco Belosi – Contributor
Michael Armitage – You, Who Are Still Alive
20.05.2022 – 04.09.2022
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